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Come progettare bagni per hotel che stupiranno qualsiasi cliente

Occhi sgranati che indicano stupore, parole spese per esprimere soddisfazione e una pioggia di recensioni positive: è questo il risultato al quale aspirano i gestori delle strutture ricettive.

L’obiettivo è fare la felicità della propria clientela attraverso l’offerta sempre aggiornata di servizi esclusivi e custom made, concepita per il conseguimento di un benessere fisico e mentale. Ma non solo.

Per raggiungere la vetta di una customer experience che sia a tutti gli effetti indimenticabile, gli albergatori dedicano sempre più attenzione alla progettazione di camere e bagni per hotel, senza lasciare nulla al caso.

Non ci dimentichiamo che a rendere memorabili le esperienze sono, molto spesso, i particolari: quei piccoli accorgimenti, quei dettagli che riescono a fare la differenza, trasformando ogni situazione in qualcosa di speciale.

Al di là di stanze grandiose, finemente decorate e dotate di ogni comfort, le ultime tendenze ci suggeriscono a gran voce il vero protagonista: i bagni per hotel hanno conquistato un ruolo di primaria importanza. E non hanno alcuna intenzione di abbandonare il podio sul quale sono saliti.

Gli standard per raggiungere l’eccellenza

Ogni hotel nasce e sviluppa la propria identità sposando una cifra stilistica precisa, che si riflette tanto nei servizi offerti quanto nella scelta di arredamenti, materiali e colori.

Un mix di elementi unito da un minimo comune denominatore, che contribuisce a creare una coerenza estetica, delineando il mood caratterizzante degli ambienti: contemporaneo, classico, giovanile, formale.

Assodata la naturale propensione verso specificità visive e funzionali, quando si parla di hotel di lusso è bene ricordare che esistono alcuni standard imprescindibili da soddisfare per conquistare le ambite cinque stelle (in alcuni casi anche sette) e raggiungere la cima della customer satisfaction.

In Italia, regole e canoni sono state condensate in un decreto emanato nel 2008 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’11 febbraio dell’anno successivo. Ma quali sono i parametri che ogni struttura deve possedere per raggiungere quel tanto desiderato livello di lusso universalmente riconosciuto attraverso l’attribuzione delle stelle?

  1. Presenza di almeno sette camere
  2. Presenza di suite
  3. Stanza singola di almeno 9 metri quadrati
  4. Stanza doppia di almeno 16 metri quadrati
  5. Sei metri quadrati per ogni posto letto aggiuntivo

E i bagni, quali standard devono rispettare? Al di là di specificità regionali, al bagno deve essere dedicata una superficie di almeno cinque metri quadri. Ma queste misure sono solo un punto di partenza nel più ampio disegno di una progettazione di bagni per hotel che stupiranno qualsiasi cliente.

Come progettare bagni per hotel che stupiranno qualsiasi cliente: elementi per un effetto wow

Gli elementi per un effetto wow

Dopo aver preso nota dei parametri generali, entra in gioco il fattore più importante: la personalizzazione, fondamentale per generare un imprinting stilistico immediato. Non fanno eccezione i bagni per hotel, che contribuiscono largamente a definire il vibe della camera nella sua totalità. Vediamo più nel dettaglio alcuni fattori:

1. I materiali contano

Il primo step per progettare i bagni per hotel include la scelta dei materiali da impiegare per pavimenti, rivestimenti e complementi d’arredo.

Il marmo rappresenta una delle opzioni più gettonate perché, nella sua essenzialità, è in grado di restituire alla stanza da bagno un senso di innata eleganza.

Ricercatezza, durevolezza e versatilità decretano il successo del marmo, un perfetto jolly per stanze di qualsiasi metratura: la lucentezza di questo materiale è ideale sia per ambienti piccoli sia per metrature più generose.

Sebbene non sia una delle soluzioni più economiche, le sue numerose qualità ben predispongono il cliente verso un investimento di questo genere.

In tema di praticità di pulizia, il marmo supera il test: l’assenza di fughe e il taglio regolare delle lastre impediscono la formazione di polvere e il proliferare di batteri e germi, assicurando una perfetta igiene.

Inoltre, un formato di questo tipo, utilizzato sia per pavimenti sia per rivestimenti, regala una continuità ed omogeneità ottica molto piacevole.

Anche il gres è un’opzione sempre molto amata nella totalità dei suoi aspetti, sia estetici sia funzionali, rendendolo un ottimo alleato dei bagni per hotel. Le innumerevoli finiture – dall’effetto legno a quello in pietra – sono sicuramente meno onerose rispetto alle versioni originali, conservando, però, standard qualitativi altrettanto soddisfacenti.

In tempi di emergenza da Covid-19, sottolineiamo che il gres porcellanato, grazie alla sua superficie non porosa e alla resistenza a muffe e funghi, assicura massimi livelli di igiene.

2. Termoarredi e sanitari, il lusso dell’essenzialità

Lasciata da parte l’unicità della sua funzione pratica, quella di riscaldare, e le cromie classiche dell’acciaio e del bianco, il termoarredo ha assunto una connotazione spiccatamente estetica, raggiungendo livelli estremi di design.

Al pari di vere e proprie opere d’arte, diverse aziende propongono termoarredi dalle forme inaspettate: quadri, statue, colonne e pareti caratterizzati da colorazioni e materiali in continua evoluzione contribuiscono fortemente a delineare la personalità della stanza da bagno.

Per quanto riguarda i sanitari, prosegue l’amore per i modelli sospesi, immediatamente associati all’idea di pulizia e praticità. Forme squadrate oppure arrotondate che, grazie alle ultime tendenze, accolgono con gioia l’arrivo dei colori.

Come progettare bagni per hotel che stupiranno qualsiasi cliente: wc e bidet

La coppia formata da wc e bidet si distacca dalla tradizionale ceramica bianca per tingersi di nero, nelle scelte di stile più estreme, ma anche di beige, verde, blu, azzurro e rosa, in un rinnovo cromatico molto apprezzato. Nessuna nuance viene esclusa, a patto che rispetti la coerenza visiva della stanza da bagno.

3. Docce e vasche, il benessere vien dall’acqua

Sono sulla cresta dell’onda da diversi anni e il livello di gradimento nei loro confronti è sempre molto forte: docce walk-in di grande formato e vasche freestanding rappresentano un punto fermo nell’arredamento dei bagni per hotel.

Sicuramente imponenti ma perfettamente integrati nell’ambiente nel quale vengono inseriti, questi complementi sono protagonisti di un alleggerimento strutturale grazie all’impiego di lastre in vetro sempre più sottili, supportate da intelaiature minimali.

Docce e vasche vanno oltre il concetto che le associa alle semplici azioni del lavarsi, diventando aree di ricerca e raggiungimento del benessere grazie all’implementazione di accessori come getti multifunzione, sistemi di aromaterapia, cromoterapia e idromassaggio.

Come progettare bagni per hotel che stupiranno qualsiasi cliente: docce e vasche

4. Carta da parati, una rivoluzione anche in bagno

Dopo un periodo di forzato esilio stilistico poiché ritenuta poco alla moda, la carta da parati è tornata con rinnovato vigore a personalizzare le pareti. Ebbene si, anche quelle del bagno.

Potrà sembrare insolito, eppure questo materiale, grazie all’introduzione di nuove formulazioni, non teme nemmeno gli ambienti ad alto tasso di umidità: supporti innovativi come tnt, vinile e fibra di vetro resistono bene al trascorrere del tempo, ai getti di acqua e all’ingiallimento.

Customizzare la stanza da bagno con effetti scenici strabilianti diventa davvero semplice: pattern geometrici, fantasie tropicali, disegni astratti e blocchi di colore regalano una resa inaspettata e spettacolare, che lascerà a bocca aperta qualsiasi ospite.

Come progettare bagni per hotel che stupiranno qualsiasi cliente: carta da parati

5. Linea di cortesia firmata, il nuovo trend

Quando si progetta un bagno per hotel, anche il più piccolo dettaglio deve essere selezionato con cura. I risultati di un sondaggio condotto da Sofitel, catena alberghiera di lusso Made in France, hanno evidenziato quanto sia importante, lato cliente, trovare nella stanza da bagno prodotti di grandi firme (76%).

La linea di cortesia composta da prodotti di alta gamma costituirebbe un indicatore di lusso dell’hotel. E i gestori delle strutture ricettive hanno scelto di assecondare questo desiderio, rimanendo sempre in linea con le aspettative di una clientela sempre più attenta ed esigente.

Oltre alla riconoscibilità del marchio, gli ospiti prestano particolare attenzione al packaging, che dovrebbe essere elegante, accattivante e di dimensioni non troppo grandi: per il 72% degli intervistati, prodotti dal formato eccessivo si allontanano dall’idea di lusso.

Rimanendo in tema di confezioni e contenitori, molte aziende si stanno impegnando nell’impiego di materiali plastic free e biodegradabili.

Come progettare bagni per hotel che stupiranno qualsiasi cliente: linea di cortesia firmata

Oltre l’immaginazione, 3 bagni di hotel da sogno

Acclarata l’importanza attribuita ai bagni per hotel e a quanto sia indispensabile la cura di ogni dettaglio, dall’arredamento ai set cortesia, siamo consapevoli del fatto che molti alberghi cerchino di spingere al limite i confini del design e del restyling.

A questo proposito, vi proponiamo alcune ambientazioni da sogno dalle quali prendere ispirazione.

Burj Al Arab Jumeirah, bagno da 108 metri quadri

Dubai è la città che riassume in sé il concetto di sfarzo e opulenza. Stile di vita tutt’altro che low profile anche per quanto riguarda la selezione di alberghi.

Il Burj Al Arab, hotel a 7 stelle tra i più lussuosi al mondo, ospita, al 25° piano, una royal suite da 780 metri quadri, di cui 108 destinati all’incredibile stanza da bagno, un vero concentrato di lusso e ricchezza.

Marmo a perdita d’occhio e rivestimenti in oro zecchino esaltano l’allure di questa stanza principesca.

Photo credit: www.hotelscombined.it

Hôtel Le Royal Monceau Raffles, specchi a perdita d’occhio

In una delle città più affascinanti al mondo, Parigi, troviamo una stanza da bagno molto particolare e apprezzata da celebrità mondiali del calibro di Michael jackson, Madonna e Robert De Niro.

L’hotel Royal Monceau, situato a pochi passi dagli Champs-Elyséès, ha subìto un’opera di restauro durata due anni per mano del designer Philippe Starck.

Originalità è il termine che meglio descrive questo albergo, all’interno del quale troviamo una suite, la cui salle de bain si estende per oltre 30 metri quadri. La particolarità? Gli specchi, che troviamo ovunque, anche sul soffitto.

Gli ospiti, al di là di un design eccentrico, possono godere di una spaziosa doccia, di una vasca freestanding, di un washlet tecnologico di derivazione giapponese, di accappatoi e pantofole di alta qualità.

Photo credit: www.myboutiquehotel.com

Ponta dos Ganchos Resort, lusso vista mare

Immaginiamo di essere su un’isola privata che si affaccia sulla costa smeralda del Brasile:
ci troviamo all’interno del Ponta dos Ganchos Resort, nella especial villa esmeralda, la più maestosa suite di questo hotel.

Un luogo paradisiaco nel quale è stato costruito un bagno di lusso di 32 metri quadri. Ad impreziosire questa ambientazione da sogno ci pensa un’area wellness rifinita in legno e dotata di sauna finlandese, vasca idromassaggio vista mare con sistema audio integrato, e lettini per godere del panorama.

Photo credit: www.myboutiquehotel.com

Il lusso della semplicità

Riuscire a garantire il celebre effetto wow attraverso la progettazione di un bagno dalle spettacolari caratteristiche non è impresa semplice. Ma gli albergatori non si arrendono e continuano il loro percorso alla ricerca di elementi particolari e di soluzioni innovative.

Una sfida in costante evoluzione, che spinge le frontiere del design in modo sempre più netto, con un unico scopo: stupire gli ospiti.

Ma, molto probabilmente, la soluzione è già davanti a noi ed è racchiusa nel concetto di semplicità e cura dei dettagli.

Se è vero che amenities prestigiose e scenari da favola sono elementi di indiscutibile fascino, è altrettanto risaputo che i clienti ricerchino proprio la semplicità delle piccole cose perché, in fondo, ciò che desideriamo, è sentirci a casa anche quando non lo siamo.

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