Come il Covid-19 ha rivoluzionato l’arredo bagno in hotel
Paura e metamorfosi si rincorrono da mesi alternandosi e sovrapponendosi in una realtà colma di dubbi e incertezze generate dal Covid-19, che ha travolto e modificato le nostre abitudini, con ripercussioni drammatiche a livello economico, sociale e occupazionale.
Il biennio funesto 2020/2021 ha stropicciato per bene il nostro tessuto mentale ed emozionale e, dopo aver messo in discussione ogni aspetto della quotidianità, ci ha spinto a costruire nuovi equilibri e certezze.
L’annus horribilis non ha risparmiato nemmeno il comparto turistico, uno tra i più falcidiati e penalizzati dal virus, che si trova ora a fare i conti con il segno negativo sul proprio bilancio ma deve trovare la forza necessaria per ripartire.
Una missione tutt’altro che facile, quella del settore alberghiero, che pone alla base della ripartenza la sicurezza dei turisti, sottolineando la necessità di ridefinire gli spazi comuni e l’arredo bagno in hotel per garantire ambienti igienizzati e Covid-free, scongiurando il rischio di contagio e la trasmissione di virus e di germi.
A distanza di diversi mesi dall’inizio di un’emergenza sanitaria ancora in corso, le strutture ricettive cercano di rimettersi in carreggiata per risollevare le sorti di un settore attualmente in forte crisi.
È evidente che la ripartenza dell’hotellerie non sia una sfida semplice ma l’impossibilità di viaggiare ha rappresentato una delle privazioni con le quali gli italiani hanno con maggior fatica dovuto convivere. Ed è per questa ragione che sono in molti a bramare un’imminente ripresa del turismo, purchè avvenga in totale sicurezza.
Nel corso degli ultimi mesi, le necessarie misure di contenimento della crisi sanitaria introdotte e imposte dai vari decreti hanno segnato un’inevitabile flessione di prenotazioni per quanto riguarda sia il turismo domestico sia incoming.
La contrazione dei flussi turistici, dati ANSA alla mano, è evidente: rispetto all’anno precedente, nel 2020 sono state registrate 245 milioni di presenze in meno nel nostro paese, con una perdita pari a 14 miliardi di euro.
Dati poco confortanti per l’Italia che, in tempi pre pandemia, faceva i conti con il fenomeno dell’overtourism specialmente nelle città d’arte, pressochè soffocate dall’afflusso di visitatori.
Il virus ha imposto uno stop forzato, senza diritto di replica, costringendoci a rivedere il nostro stile di vita e invitandoci a nuove riflessioni. Siamo avvolti dalla scia di un anno nero che, anche nel 2021, continua a creare un sentimento di instabilità, spingendoci, però, a cercare input, a costruire routine differenti. Forse migliori di quelle precedenti.
Le costrizioni e le limitazioni alle quali, giocoforza, ci siamo assuefatti, hanno acuito il desiderio di tornare a scoprire il mondo. Ma con una mentalità rinnovata, che punta a mete di qualità, fuori dagli itinerari mainstream, perché la paura del virus permane, ci fa temere il contatto con le altre persone, facendoci rifuggire da luoghi troppo affollati. Il fattore sicurezza diventa imprescindibile.
Ed è in questa direzione che il settore alberghiero si sta muovendo per tornare ad accogliere migliaia di turisti, privilegiando una nuova visione degli spazi condivisi e dell’arredo bagno in hotel.
Linee pulite, aree più ampie, superfici antibatteriche, dispositivi touchless: sono tutti elementi che fanno parte di una rivoluzione degli spazi abitativi, di cui tutti siamo testimoni, che tiene conto di nuove esigenze finalizzate ad una più frequente igienizzazione e, dunque, al contenimento del contagio.
Scopriamo in quale modo le strutture ricettive stiano adeguando gli standard dell’arredo bagno in hotel per accogliere i turisti in totale sicurezza:
- Installare dispositivi touchless
- Migliorare gli impianti di ventilazione
- Evitare pavimenti bagnati
- Scegliere materiali e finiture antibatteriche
- Rivoluzionare le postazioni lavabo
- Modificare il layout dei bagni
Ecco, nel dettaglio, una panoramica sulle novità relativamente alla ridefinizione dell’arredo bagno in hotel:
L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha sottolineato ripetutamente come avvenga il contagio del virus. Sebbene la via primaria di trasmissione del Covid-19 tra le persone siano le goccioline emesse parlando o tossendo a distanza ravvicinata, è altrettanto possibile che il percorso di infezione si attivi con il contatto di una superficie o di un oggetto precedentemente contaminato da secrezioni respiratorie. La scelta per l’arredo bagno in hotel privilegia soluzioni touchless, grazie alle quali si riduce il contatto con materiali potenzialmente infetti: porte automatiche, prive di maniglie, rubinetteria dotata di sensori. Ma anche sistemi wash&dry con dispenser di sapone integrato nel lavabo e dispositivi smart igienizzanti, autopulenti e di aspirazione presenti nella cassetta del water stesso. Automatizzazione è il nuovo imperativo nel campo dell’arredo bagno.
Il Covid-19 si diffonde soprattutto per via aerea, inalando particelle infette attraverso naso e bocca. Un processo estremamente rapido e semplice, che rende indispensabile un ricambio di aria costante in ogni ambiente. Il Ministero della Salute ha sottolineato alcuni aspetti degni di nota relativamente ai sistemi di aerazione:
- Gli impianti di ventilazione meccanica controllata devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento. È bene tenere traccia anche dei parametri microclimatici come temperatura, umidità relativa, CO2
- Negli impianti di ventilazione meccanica controllata è importante eliminare il ricircolo dell’aria
- Pulire regolarmente i filtri e acquisire informazioni sul tipo di pacco filtrante installato sull’impianto di condizionamento ed eventualmente sostituirlo con uno più efficiente
- Eliminare qualsiasi ricircolo di aria, optando per una ventilazione che utilizzi esclusivamente aria proveniente dall’esterno
Molto di frequente, nei bagni di utilizzo comune, i pavimenti risultano umidi e scivolosi. Una situazione determinata dalla caduta di acqua dalle mani dei clienti, in movimento per raggiungere l’erogatore del sapone o gli asciugamani automatici. Il pavimento non perfettamente asciutto potrebbe anche causare cadute, con il conseguente contatto di una superficie potenzialmente contaminata da Coronavirus. Per ovviare a questo problema, l’arredo bagno in hotel prevede dispositivi all-in-one di erogazione acqua, sapone e asciugatura con lo scopo di limitare al massimo gli spostamenti delle persone e la caduta di acqua sulle superfici.
La scelta di rivestimenti e di finiture per l’arredo bagno tiene conto, oltre che del fattore estetico, anche della qualità dei materiali: impermeabilità, resistenza a macchie e abrasioni, facilità di pulizia sono solo alcuni dei parametri presi in considerazione.
Attualmente, con il pericolo del virus che incombe, specialmente in ambienti chiusi, dove le possibilità di contagio si moltiplicano, è fondamentale la scelta di materiali e di finiture antibatteriche.
Il Gres è ideale per chi cerca un prodotto sicuro e igienico: la sua facilità di lavorazione e la qualità elevata lo rendono adatto per riqualificare l’arredo bagno ma anche le superfici del lavabo, del piatto doccia e molto altro.
Le sue caratteristiche sono molteplici: facilità di pulizia e manutenzione, resistenza a funghi, a muffe e a shock termici, ma anche a graffi; nessun rischio di alterazione con prodotti chimici e detergenti.
L’arredo bagno in hotel deve necessariamente essere rivisto per assicurare elevati standard di pulizia e sicurezza. In questo senso, è utile un ripensamento delle postazioni lavabo, prevedendo maggiore distanza tra una e l’altra. Per quanto riguarda il materiale, è importante sceglierne uno che garantisca solidità, che abbia una superficie compatta e una porosità superficiale assente. Superano la prova di idoneità il gres ma anche il quarzo naturale, che previene la formazione di batteri e l’accumulo di muffa. Anche per il lavabo l’imperativo è uno solo: prediligere dispositivi no touch per il miscelatore, così da azzerare la necessità di contatto con gli oggetti.
Spazio, spazio e ancora spazio: è uno dei termini con i quali abbiamo maggiormente familiarizzato in tempi di pandemia. Il decreto nazionale impone la distanza sociale di almeno un metro tra le persone. Ed è sempre in nome dello spazio che viene ripensato anche il layout del bagno. Sulle orme del modello d’Oltralpe e giapponese, le ultime tendenze ci parlano di una ridefinizione secondo la quale il wc viene collocato separatamente dal resto dei complementi del bagno. Questa nuova collocazione isola il sanitario per offrire maggiore privacy ma anche – e soprattutto – per evitare contaminazioni batteriche e ottimizzare i tempi di permanenza di più persone all’interno del bagno.
Il Covid-19 ha dato il via ad una vera e propria metamorfosi dell’abitare, che ascolta e risponde alle necessità di una maggiore e più frequente igienizzazione.
Pulizia ed essenzialità: è su questo binario che corre la nuova filosofia dell’arredo bagno sia in hotel sia in ambienti domestici.
Una nuova e più attuale concezione che rivisita la classica idea di bagno, la cui natura prettamente funzionale si lascia affiancare da una connotazione di benessere e sicurezza, nell’ottica di creare un ambiente salubre, intimo, senza rischi di contagio e di proliferazione di virus.
Lo spazio diventa immacolato e privo di ogni elemento superfluo, nel quale l’arredo bagno, le superfici, le finiture e i rivestimenti vengono selezionati accuratamente, a patto che rispettino criteri di funzionalità e igiene.